Roberto

Roberto Maschietto

Dopo molti anni passati, viaggiando zaino in spalla, nelle terre del sud-est Asiatico, delle Americhe, dell’Australia e ovviamente d’Europa ho cominciato a sentire la necessità di vivere il cambiamento lento e continuo della cultura e del territorio che solo un viaggio terrestre può dare.

L’unione tra questo nuovo forte desiderio e anni di passione e impegno nel mondo del fuoristrada, mi hanno portato a perseguire questo progetto…

Roberto Maschietto

Ho cominciato a lavorare molto presto e la fortuna mi ha portato ad incontrare persone, in particolare una, che mi ha stimolato e a volte forzato a prendere un volo e cominciare a visitare qualche piccolo angolo di mondo… Nel frattempo non ho mai lasciato la passione per la guida ed in particolare la guida in fuoristrada… certo, l’ambiente goliardico che ho trovato in quel mondo ha sicuramente aiutato a perseguire questa passione. Ho cominciato ad alternare weekend di fuoristrada a piccoli viaggi a corto raggio durante l’anno…ma come tutte le cose che ci danno felicità ho sentito la necessità di far crescere queste passioni arrivando a collaborare all’organizzazione di manifestazioni fuoristradistiche come LandMagia e PlanetLand da un lato…e ad allargare il raggio di azione dei miei viaggi nelle pause di lavoro arrivando in Africa, Asia e America.Tre anni fa comunque ho finalizzato un pensiero che ormai aveva cominciato a crescere nella mia testa… esatto il solito… viaggiare, vedere e conoscere persone… lasciando il mio lavoro…Ho da subito raccolto lo zaino e pagato un biglietto per la Cambogia… Ho attraversato la mia prima frontiera terrestre in terra d’Asia per dirigermi in Vietnam a Saigon dove ho acquistato una motocicletta 125cc. Con questa ho vissuto le persone che abitano il Vitnam, Cambogia, Laos, Thailandia e Myanmar sotto il sole, nuvole, pioggia o temporali…sono terre in cui il meteo non ferma il traffico e la vita, ed io non potevo esimermi dal vivere questo mondo fino in fondo. Venduta la motocicletta ho ripreso un aereo verso Indonesia e Australia.Normalmente faccio fatica a ritagliare del tempo per leggere, ma in viaggio trovo i tempi per farlo e banalmente leggo libri che raccontano di viaggi e quindi diversi modi di approcciarsi al viaggio…non posso non citare Terzani anche se scontato…forse l’autore che più mi ha fatto pensare e indirizzato su questa strada…Sono ripartito sempre zaino in spalla per l’Islanda, Canada dove ho dormito più di un mese in auto (dovevo scegliere tra autonomia o comodità…lascio a voi la risposta), e poi Alaska, il tutto a temperature da -5 a – 25°C. Affaticato e provato dal clima ho poi trovato un volo economico per il Messico e ci sono salito di corsa…visitando a questo punto anche Guatemala, Cile, Honduras, Nicaragua, Colombia e Cuba .. viaggiando su autobus, biciclette, taxi e qualsiasi mezzo trovassi per spostarmi…Ma ormai il mio pensiero era fisso sul progetto Roads on the Way! Unire passione, esperienza e conoscenze del mondo del fuoristrada e vita “spartana” con il desiderio di viaggiare con la massima libertà, evitando i centri turistici ma vivendo le persone vere. Per questo ho smesso di viaggiare per più di un anno, ma è il minimo della pena per poter godere di questo giro del mondo in solitaria a bordo del Camietto.

Oggi ho 43 anni….quando partirò ne avro 44….non sono in ritardo, non sono in anticipo…ora è il momento giusto….

Quando i peli crescevano in ancora testa